Rassegna

Il modello ESDM



2 Febbraio 2021 - Intervista al Dott. Adriano Antonini - A cura di Cinzia Parini
(pedagogista specializzato negli interventi educativi per bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo)

Oggi parliamo del modello Early Start Denver Model (ESDM), un metodo che suscita sempre più interesse tra gli operatori del settore.
Cerchiamo di capirne di più, grazie al Dott. Adriano Antonini, pedagogista specializzato negli interventi educativi per bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo.

Dott. Antonini, questo metodo viene proposto per soggetti con diagnosi di disturbo dello spettro autistico, lei che da anni lavora con bambini che vivono questa realtà, su cosa si basa il metodo ESDM?

L’Early Start Denver Model (ESDM) è uno dei programmi di intervento per il Disturbo dello Spettro Autistico citato dalle Linee Guida n.21 dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’ESDM è un intervento naturalistico, evolutivo e comportamentale alla cui base c’è il concetto dello sviluppo come un processo interpersonale, mediato dalla qualità delle relazioni. La relazione con il bambino deve dunque essere positiva e caratterizzata da affetto, reciprocità ed empatia.
E’ naturalistico perché le attività svolte sono di carattere ludico e partono dall’iniziativa o dall’interesse del bambino: in questo modo le attività risultano essere co-costruite dal bambino stesso e dall’adulto. Tale aspetto è fondamentale poiché il coinvolgimento emotivo e la motivazione intrinseca sono i principali facilitatori dell’apprendimento.
E’ evolutivo perché l’intervento rispetta le tappe evolutive del bambino stimolando tutte le aree di sviluppo.
E’ comportamentale perché utilizza alcuni dei metodi propri dell’Analisi Applicata del Comportamento (ABA).
Inoltre è un modello che pone grande attenzione alla quotidianità del bambino, per tale ragione risulta di fondamentale importanza strutturare interventi educativi in tutti i principali ambienti (fisici e sociali) di vita del bambino: scuola, casa, terapia, comunità.

E’ corretto dire che questo metodo può essere già applicato sin dai primi 18 mesi di età del bambino? Età ancora precoce per poter dare una diagnosi vera e propria?

“Early Start” sta proprio a significare inizio precoce. E’ un intervento indirizzato a bambini in età prescolare (12-60 mesi), per tale ragione è fondamentale seguire e rispettare le naturali tappe evolutive del bambino, incoraggiare e rinforzare la spontaneità della relazione.

Fondamentale il ruolo dei genitori, in che modo intervengono e come possono approcciarsi?

I genitori hanno un ruolo centrale nell’intervento ESDM. Le priorità e le esigenze dei genitori guidano il lavoro degli specialisti, che hanno l’obiettivo di supportare le famiglie per poter strutturare in particolar modo un lavoro che miri al potenziamento delle autonomie sociali. I genitori, assieme al team interdisciplinare, stabiliscono gli obiettivi e imparano le strategie che potranno usare durante l’arco dell’intera giornata. L’ambiente di vita principale del bambino è la casa.
Essendo questa abitata dai genitori, fratelli, nonni e babysitter risulta fondamentale generalizzare il lavoro e gli obiettivi terapeutici nell’ambiente domestico, che è anche quello vissuto con più coinvolgimento emotivo ed affettivo. Il bambino apprende in ogni momento della sua quotidianità, anche durante attività come il pranzo, la merenda o il bagnetto, per tale ragione il sostegno dei genitori è fondamentale.